Gli asini possono fare trading con successo?

2 Dicembre 2024 20:47

Il “momento giusto”.

Wall Street è un mondo frenetico. Da sempre.

Una storia degli anni ’20 ci dimostra, se ce ne fosse ulteriore bisogno, che il mercato è sempre stato imprevedibile.

Un detto di Wall Street è che sia imprevedibile come un cappello che vola in una tempesta: ed è un paragone che rende perfettamente l’idea.

La storia ha un protagonista molto particolare: un asino.

Orecchie lunghe, espressione indifferente, nessun reale interesse per la finanza: tutto il contrario della frenesia di Wall Street, ebbene….

quello che molti esperti si sforzano di ottenere, lo ha ottenuto lui, l’asino: battere il mercato.

 

 

Un esperimento pazzesco e un asino stellato.

Tutto ebbe inizio nel 1928, un anno prima della Grande Depressione, quando il mercato azionario era in piena euforia.

I prezzi delle azioni erano alle stelle e chiunque avesse pochi dollari e un po’ di fortuna aveva buone probabilità di sentirsi un guru della finanza.

I giornalisti di un giornale finanziario hanno deciso di fare un esperimento per sfidare gli autoproclamati geni della finanza.

La questione era: la selezione dei titoli poteva essere una questione di pura fortuna?

Per scoprirlo hanno escogitato un piano geniale e un po’ assurdo.

Un asino.

Un animale che non poteva comprendere che cosa fosse la borsa, avrebbe scelto, lui, i titoli su cui investire.

Lo chiamavano “l’asino investitore” e il loro metodo era tanto semplice quanto divertente: mettevano un tabellone con i nomi delle aziende e lasciavano che fosse l’asino a scegliere, indicando con il muso.

 

 

Risultati sorprendenti e risate assicurate

Una volta definito il portafoglio dell’asino, i giornalisti hanno iniziato a monitorare la sua performance.

La cosa incredibile è che, per diversi mesi, le scelte casuali dell’animale hanno sovraperformato molti investitori umani, compresi alcuni dei “guru” di Wall Street.

Ogni volta che venivano pubblicati gli aggiornamenti, i lettori non riuscivano a trattenere le risate.

Cosa stava succedendo? Poteva essere che la fortuna dell’asino fosse migliore della logica umana?

Questo esperimento, per quanto divertente, ha messo in luce una verità scomoda: nel breve termine, il mercato può essere caotico e imprevedibile.

E anche laureare …. molti asini come guru della finanza.

 

 

Una lezione avvolta nell’umorismo

L’esperimento dell’asino non è stato solo un colpo di umorismo in un momento di euforia del mercato azionario, ma ha anche portato sul tavolo una questione filosofica che da allora ha sconcertato gli economisti.

Quanto sono realmente efficienti i mercati?

In teoria, le azioni dovrebbero riflettere il valore fondamentale delle aziende, sulla base dei dati finanziari e delle prospettive di crescita.

Ma la realtà ci mostra che il mercato è influenzato dalle emozioni, dalle voci e talvolta dalla pura fortuna.

I prezzi possono aumentare o diminuire per ragioni banali come una dichiarazione fuori contesto o una moda passeggera.

L’asino, involontariamente, divenne il simbolo di questa irrazionalità.

Naturalmente, questo non significa che chiunque possa diventare un investitore di successo lanciando le freccette, ma sottolinea che anche gli esperti non sempre hanno tutte le risposte.

 

 

Il lato serio dell’asino

L’asino a suo modo ci insegnò qualcosa.

Un approccio equilibrato e non permeato di falsa ed impossibile sicurezza.

Nel breve termine, i mercati possono sembrare un casinò, ma nel lungo termine la ricerca, la pazienza e la diversificazione tendono a produrre risultati migliori.

E sebbene l’asino fosse un fenomeno passeggero, la sua storia resta un promemoria del fatto che nessuno, nemmeno il più intelligente, può prevedere il mercato con assoluta precisione.

 

 

Il mercato oggi: ricco di opportunità

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P.S.: L’asino performò di più dei grandi esperti perché era il momento giusto per farlo.

Era il momento, il 1928, dove potevi prendere qualsiasi titolo. E quello andava al rialzo, apparentemente per sempre, in modo permanente.

Poi arrivò il 1929. 

Questa è un’altra grande lezione che ci dà l’asino: quando tutto ti riesce “troppo bene”… sospetta.

Forse è il “momento giusto”. Ma ricordati che non durerà per sempre.

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     Maurizio Monti
     Editore
     Traders’ Magazine Italia
   

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