La paura fa 36
Per la prima volta da molti mesi, in questa settimana, l’indice “Fear & Greed” di CNN è andato nella zona rossa, precisamente a 40: e misura un crescendo della paura contro l’avidità.
Quando l’indice va verso zero la paura è ai massimi. Quando supera 50 prevale l’avidità sulla paura. Esattamente un anno fa l’indice era a 44: cominciava a serpeggiare qualche inquietudine per i contagi del COVID. In Italia la coppia cinese di contagiati era entrata da 24 ore allo Spallanzani di Roma.
Un altro misuratore classico della paura del mercato, il VIX, il 27 gennaio ha toccato rapidamente e con una velocità inaspettata il livello 36 sul contratto future corrente. Triplo massimo rispetto al 4 settembre e al 30 ottobre: con una differenza, stavolta c’è arrivato con un balzo unico in una sola giornata, nelle altre due occasioni sono occorsi otto-dieci giorni.
La velocità della paura, ovvero la quantità di panico che si accumula nell’unità di tempo, è un componente del mercato che pochi tengono in considerazione. Ma i crolli di borsa altro non sono che variazioni di prezzo accelerate dalla paura che si diffonde troppo rapidamente e con velocità superiore alla media.
Per dirla in breve il mercato è tutt’altro che tranquillo.
Nel nostro articolo scritto la domenica sera e pubblicato il lunedi mattina scorso alle 6 circa, avevamo dato come punto possibile di rimbalzo dell’S&P500 il supporto 3650. Si è fermato circa 6 punti sopra e poi qualche acquirente ha cominciato a comprare e qualche short a ricoprirsi.
Il 1 febbraio scorso, il mercato è salito in sostanziale assenza di volumi. Pessimo sintomo. Mentre scrivo il future è arrivato in area 3770, poco sotto 3800 c’è una resistenza molto forte da superare. Sopra, poi c’è 3830-3848, ma la probabilità è bassa che ci arrivi.
Finora, la previsione di un ulteriore affondo risulta la più probabile secondo i nostri algoritmi: e 3636-3640 è l’area successiva di supporto. Se sfondata, andiamo al supporto statico a 3546.
Se, malgrado l’assenza di volumi di oggi, dovessero tornare grandi quantità di acquisti, tali da sostenere i prezzi verso nuovi massimi, tutto lo scenario sarebbe da riscrivere. Ma lo riteniamo molto improbabile.
Il 2 febbraio scorso alle ore 10.30 va in onda su Traders’ Webinar il Martedì della Borsa: insieme con Giorgio Pallini abbiamo esaminato indici e mercati, italiani ed internazionali: protagonista indiscusso il metodo Scelta Vincente, per selezionare i titoli migliori di Borsa Italiana e delle borse di tutto il mondo. Clicca per iscriverti e vedi la registrazione.
P.S.: stavolta le faccio io due richieste a Giorgio Pallini: Caterpillar e Blackberry. Caterpillar è un titolo che da sempre ho considerato come valida azione da tenere in portafoglio. Ora ha ritracciato un po’ ed è in un’ottima posizione di acquisto, con uno stop ragionevole per incrementare una posizione già presente in portafoglio o per crearne una nuova. E poi c’è la follia di Blackberry. So già che Giorgio mi dirà che è un titolo da cui stare alla larga ora. Ma è divertente anche questo di lui. Ed è per questo che non vedevo l’ora di ascoltarlo. Clicca per iscriverti e vedi la registrazione.
Maurizio Monti
Editore
Traders’ Magazine Italia