Scadenza tecnica imminente
Nella giornata di martedì 11 giugno, è comparsa, contemporaneamente, sui volumi delle opzioni dell’e-mini S&P500 una posizione di circa 4.000 call e altrettante put sullo strike 5430 della scadenza di giovedì 20 giugno, giorno precedente alla scadenza tecnica, e, di fatto ultimo giorno utile prima delle opzioni di tipo ES (quindi con possibilità di esercizio di tipo americano anziché europeo), che scadono, invece, alle 15.30 del 21 giugno.
Nella giornata di venerdì 14 giugno, il future con scadenza 21 ha oscillato dal massimo di 5443, fino al minimo di 5397, andando poi a recuperare durante la sessione americana, fino ad arrivare a cercare di perforare l’87.50% del range della giornata, per concludere la settimana a 5435; questo è sembrato essere un riposizionamento che continua a vedere il livello 5430 come zona di uno straddle venduto che ha una autonomia di copertura di circa più o meno 65 punti dal livello 5430 (quindi 5495 dal lato alto e 5365 dal lato basso – valori del future di giugno).
I valori di cui sopra sono riferiti ovviamente al futuro scadenza giugno, ormai sempre meno liquido, e, se fate caso, 65 punti equivalgono alla differenza dei due future, giugno e settembre: una grande manovra per avvicendare i due future al minor costo e con il minor rischio possibile.
5430 e 5550 sono rispettivamente supporto e resistenza settimanale calcolati con il future di settembre, in analisi grafica.
La data del 26-28 giugno, nell’analisi stagionale, riveste un particolare significato.
Il Dow Jones, nel mese di giugno, ha una particolare tendenza di divergenza rispetto all’S&P500 e al Nasdaq (come abbiamo osservato di recente più volte).
Per intenderci, il Dow Jones, a giugno, assomiglia molto al DAX di cui abbiamo parlato in un articolo recente, mostrandone la stagionalità negativa.
Nel contempo, la terza settimana di giugno (quella corrente), vede molto spesso lateralità o ribasso sul Dow, e un massimo relativo su S&P500 e Nasdaq. Il massimo ha la più grande probabilità di formarsi il 18-19 giugno, ma non è infrequente si formi anche subito dopo la scadenza tecnica, che quest’anno è il 21 giugno.
Dopo questa settimana, il periodo 26-28 giugno ha una grande probabilità che tutti e tre gli indici formino un minimo, che ne riallinea il comportamento a venire, ritornando così alla convergenza.
Nella nostra Classroom di martedì mattina 25 giugno, dalle 11.30 in poi, mostreremo la rilevanza statistica di tale fenomeno, confrontando l’analisi stagionale ordinaria, con quella del ciclo a due anni (semi-ciclo di quello a 4 anni), con quella degli anni delle elezioni presidenziali.
Non credo sia mai stato mostrato in pubblico in Italia nulla di simile, se non ti sei ancora iscritto puoi usare il link qui sotto:
Se sei già iscritto, dalle prime due edizioni, puoi usare lo stesso link.
Ancora più interessante sarà anche verificare il periodo stagionale successivo, che include tutto il mese di luglio: la tendenza stagionale successiva è una delle più performanti di tutto l’anno per l’S&P500 (come puoi vedere dalla figura), con il 100% di periodi positivi negli ultimi 15 anni e una media di rialzo del 4% circa, con picco fino a oltre il 9%.
La stagionalità del Vix, teoricamente in contro-trend rispetto all’S&P500, conferma la tendenza stagionale: prendendo a riferimento il periodo 24 giugno-23 luglio, negli ultimi 15 anni, il Vix è andato al ribasso 14 volte su 15.
Il periodo preso in considerazione è peraltro leggermente disallineato rispetto all’S&P500 di qualche giorno: sarà quindi interessante verificare se in quei giorni di disallineamento, ci sarà la divergenza fra VVIX e VIX (cioè fra la volatilità misurata sulle opzioni del Vix rispetto alla volatilità misurata sulle opzioni dell’S&P500).
Se ci sarà, rafforzerà la probabilità di punti di cambio trend a ridosso del 26-28 giugno (più probabile un minimo) e del 24-30 luglio (più probabile un massimo).
L’analisi algoritmica, che appare, peraltro, in questo periodo, piuttosto perturbata dall’andamento del mercato (in giugno accade spesso), pone il cambio trend al 18-19 giugno, più o meno tre giorni, (quindi in coincidenza con l’ipotesi di un massimo in questa settimana), poi all’1 luglio, più o meno tre giorni, (apparentemente coincidente con il presunto minimo del 26-28 giugno), poi al 13 luglio e infine al 23-24 luglio più o meno tre giorni, quest’ultimo in possibile coincidenza con il presunto massimo di fine luglio.
L’elemento estraneo appare essere il 13 luglio, che al momento facciamo fatica ad interpretare: lo vedremo più avanti.
Sul nostro canale webinar, ancora una volta abbiamo dimostrato come la strategia superi ogni considerazione tattica, ogni previsione, dandoci una schiacciante probabilità di profitto.
Mettiamo insieme due sistemi in correlazione fra loro, entrambi moderati, ma uno dei due con struttura difensiva: avremo una ottima copertura del rischio, un ottimo rendimento e, soprattutto, una grande soddisfazione.
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P.S.: Il prossimo 21 giugno, all’Università di Torino, durante la giornata di Opzionaria Friendly Tour, vedremo molti di questi aspetti di statistica stagionale, correlata con l’analisi dei posizionamenti degli istituzionali, ed esamineremo come possano esserci utili per meglio applicare le nostre strategie operative in opzioni.
Sarà una giornata imperdibile di grande Cultura, sotto, in fondo, trovi il link per iscriverti: iscriviti solo se vuoi venire, la registrazione gratuita dell’evento è riservata ai soli partecipanti in sala.
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Il 21 giugno prossimo ritorna Opzionaria Friendly Tour nel suo format di una giornata intera di grande Cultura delle opzioni nell’Aula d’Onore della SAA, all’Università di Torino.
Nella seconda Master Edition passeremo insieme una fantastica giornata a mercati aperti, nel giorno della scadenza tecnica trimestrale: analizzeremo la Mappa del Mercato, man mano che si forma nel corso della giornata, esamineremo strategie operative da mettere a mercato, valuteremo il timing corretto, metteremo sotto la lente la volatilità della giornata, e le prospettive per i giorni e le settimane successive.
Vedremo la stagionalità, l’analisi grafica, i volumi, gli open interest, gli indicatori, gli algoritmi di prezzo e tempo, i diversi modelli di costruzione delle strategie operative: saranno sette ore di grande Cultura, in cui condivideremo la Conoscenza e la Passione per i mercati.
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Maurizio Monti
Editore
Istituto Svizzero della Borsa