La leva del tuo trading? E’ targata Venezia

22 Gennaio 2025 22:46

Continua la TWIN Week.

 

Il debito, come muovere i mercati e l’economia.
Nel XVI secolo, mentre le gondole scivolavano silenziose lungo i canali di Venezia, la Serenissima Repubblica si trovò ad affrontare una sfida colossale.

Le sue guerre contro l’Impero Ottomano stavano prosciugando le casse del governo e le risorse derivanti dal commercio di spezie, seta e sale non erano più sufficienti a sostenere la sua ambiziosa politica espansionistica. 

La città aveva bisogno di soldi, ma non poteva semplicemente stamparli.

È qui che inizia la storia che ha gettato le basi del moderno sistema finanziario: la creazione del primo titolo di Stato.

 

 

La necessità come madre dell’innovazione
Venezia, centro commerciale e bancario, non era estranea all’innovazione finanziaria.

I suoi banchieri avevano perfezionato tecniche contabili come la partita doppia, ma questa nuova crisi richiedeva una soluzione più audace.

Nel 1517 il governo veneziano introdusse i “prestiti”, una forma di debito pubblico destinata a finanziare le campagne militari.

Come funzionavano?

I cittadini ricchi venivano invitati (e talvolta più o meno gentilmente costretti) a prestare denaro allo Stato.

In cambio ricevevano un’obbligazione che garantiva loro un tasso di interesse annuo fisso del 5%.

Questi titoli non avevano una data di scadenza, il che significava che i mutuatari potevano ricevere i pagamenti a tempo indeterminato o vendere le loro obbligazioni su un mercato secondario.

 

 

I prestiti, un esperimento che ha unito la città
L’idea era radicale per l’epoca.

Invece di affidarsi esclusivamente alle tasse o al saccheggio di nuovi territori, Venezia coinvolse direttamente i suoi cittadini nel finanziamento della propria difesa.

Questo sistema non solo ha raccolto i fondi necessari, ma ha anche creato un senso di partecipazione e impegno civico.

I mercanti, gli artigiani e i nobili veneziani non si limitarono a finanziare la guerra: investirono anche nel successo della Repubblica.

La cosa affascinante è che questi legami ben presto acquisirono una vita propria.

I “prestiti” divennero una sorta di attività finanziaria liquida, che poteva essere scambiata, venduta o utilizzata come garanzia in altre transazioni.

Fu come se Venezia avesse creato il primo mercato obbligazionario così come lo conosciamo oggi.

 

 

Un colpo di scena inaspettato: le obbligazioni come simbolo di potere
Negli eleganti palazzi veneziani, possedere titoli di Stato divenne uno status symbol. Potenza del marketing di stato …

Coloro che avevano acquistato grandi quantità di “prestiti” dimostravano non solo la loro ricchezza, ma anche la loro lealtà e fiducia nel governo.

La stabilità di questi legami rafforzò anche la reputazione finanziaria di Venezia in tutta Europa, attraendo maggiori commerci e investimenti.

Tuttavia, non tutto era perfetto.

Come in ogni sistema finanziario, sono emersi dei rischi.

I conflitti prolungati minacciavano la capacità del governo di pagare gli interessi e qualsiasi accenno di instabilità avrebbe potuto portare a un crollo della fiducia.

Nonostante ciò, Venezia riuscì a mantenere il suo equilibrio, affermandosi come modello di innovazione economica.

 

 

Lezioni che risuonano secoli dopo
La storia dei “prestiti” non è solo il racconto di come Venezia affrontò una crisi finanziaria.

È una finestra sulla nascita di un concetto che oggi muove migliaia di miliardi di dollari sui mercati globali: il debito pubblico. 

Venezia ha dimostrato che la fiducia è la valuta più preziosa nella finanza. 

Senza la fiducia dei cittadini nel sistema, i “prestiti” avrebbero fallito. 

Inoltre, questa narrazione rivela come hanno cominciato a prendere forma i mercati secondari, oggi fondamentali.

Le obbligazioni hanno smesso di essere un semplice contratto tra due parti e sono diventate un bene in grado di circolare, aggiungendo liquidità e dinamismo all’economia.

 

 

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P.S.: Venezia non è stata l’unica a sperimentare i titoli di Stato.

A Firenze, secoli prima, meccanismi simili venivano utilizzati per raccogliere fondi, ma ciò che rendeva unici i “prestiti” era la loro commercializzazione come beni negoziabili. 

Questo approccio pionieristico influenzò altri stati europei, gettando le basi per l’evoluzione dei mercati finanziari internazionali.

La leva, quella che conosci bene quando fai trading, è una forma di debito che ti concede il broker a fronte di una garanzia (il margine): è targata Venezia!

 

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