Maggio-giugno critici?
Recupero.
Nella giornata di martedì scorso, le borse americane hanno recuperato le perdite della sessione precedente, che erano state alimentate dalle crescenti tensioni tra Trump e Powell.
L’S&P500, in linea con quanto da noi previsto nell’articolo pubblicato domenica scorsa riservato agli abbonati a Traders’ Magazine,
https://www.traders-mag.it/anc
poi confermato nella Classroom di martedì mattina, ha superato quota 5300, nell’area dove un muro di call zeroday opponeva resistenza.
L’S&P500 ha chiuso in rialzo del 2.5%, il Nasdaq Composite del 2.7% e il Dow Jones del 2.6%.
Nel corso della giornata, i rendimenti dei titoli del tesoro a 2 anni sono aumentati leggermente, mentre quelli a 10 anni hanno visto un leggero calo.
A significare la buona giornata dell’S&P500, tutti i suoi undici settori hanno chiuso la sessione in positivo: finanziari e beni di consumo voluttuari in prima linea con i maggiori guadagni.
Notizie
Alcune notizie confortanti hanno favorito il rialzo.
In mattinata, la Cina si è detta disposta a riprendere il dialogo con gli Stati Uniti, a patto di un “mutuo rispetto”.
In una riunione “a porte chiuse” con JP Morgan, il Segretario al Tesoro Bessent ha dichiarato che la de-escalation con la Cina è inevitabile, perché la situazione attuale è insostenibile.
La lettura combinata delle due notizie ha fatto presumere un alleggerimento del clima geopolitico di scontro fra USA e Cina.
Circa 90 minuti dopo, è uscita una ulteriore “indiscrezione”, che ha moderato l’ottimismo iniziale (facendo scendere l’S&P500 di 60 punti, poi recuperati successivamente): Bessent avrebbe definito le condizioni attuali con la Cina come un embargo e la possibilità di raggiungere un accordo “un percorso lungo e difficile”.
Putin, a fronte della volontà mostrata dagli Usa di riconoscere l’annessione della Crimea da parte russa, si è detto disponibile a fermare l’avanzata delle truppe, in cambio di un alleggerimento delle sanzioni.
Sul fronte dei dazi, l’amministrazione americana ha reso noto di essere vicina a raggiungere accordi commerciali con India e Giappone.
Alcuni funzionari FED hanno rilasciato dichiarazioni pubbliche, fra questi, Neel Kashkari, presidente della FED di Minneapolis.
Kashkari ha toccato tutti i temi di grande attualità del momento.
Sostiene che i dazi alimentano i prezzi e quindi l’inflazione e rallentano la crescita. La FED è in tensione a causa di questo, ed è troppo presto per riuscire a definire una evoluzione dei tassi di interesse.
Earnings
Tesla ha annunciato gli utili nel dopo-borsa.
La reazione è stata al momento solo di un po’ di volatilità: vedremo che cosa accade nella giornata di mercoledì 23 aprile.
WEBINAR
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