L’S&P500 a 4200 e poi a 3500: ma non nel 2025 – Prima Puntata

26 Aprile 2025 18:13

Alle volte, basta guardarli in faccia.

 

L’articolo precedente.
Nell’articolo pubblicato venerdì notte su Traders’ Magazine

https://www.traders-mag.it/sell-may-prossimo-venturo/

abbiamo parlato dell’indicatore Zweig Breadth Thrust.

Anzitutto, ho scritto una imprecisione: citando, mentre scrivevo, a memoria, ritenevo che l’ultima attivazione dell’indicatore si fosse verificata a marzo del 2023, dopo il fallimento della Silicon Valley Bank. 

Corretto: ma non era l’ultima volta, bensì la penultima.

L’ultima volta, in realtà, fu a inizio novembre del 2023, dopo che, a fine ottobre, il mercato aveva segnato un minimo importante, in seguito ad una discesa in cinque onde.

 

 

Che cosa è lo Zweig.
Inventato da Martin Zweig, misura la quantità di azioni del Nyse (o di qualunque indice di borsa) rialziste rispetto al totale delle azioni, riportando i risultati ad un media mobile a 10 giorni.

Quando, nello spazio temporale di 10 giorni, l’indicatore va da -40% a + 61.5% si attiva un segnale che dà una forte probabilità di una spinta bullish al mercato di lì a 6-12-24 mesi. 

Dal 1945, l’indicatore si è attivato 19 volte, compreso il segnale della settimana scorsa.

In tutti i casi, dopo 6 mesi o 12 mesi il mercato era sopra il livello del momento dell’attivazione dell’indicatore.

La media è di circa il +15% a 6 mesi e del +24% a 12 mesi: come detto sopra, nel 100% dei casi. 

Non sempre si è trattato di un rialzo immediato o regolare. Misurato a 3 mesi, ad esempio, l’andamento è più incerto con 4 casi su 18 negativi. 

Interessante che dopo un mese, la misurazione dia valori negativi una volta sola nei 18 anni precedenti dove l’indicatore si è attivato.

Nella prossima Classroom mostreremo la statistica analitica, anno per anno, dell’indicatore.

 

 

Un indicatore non fa primavera.
Malgrado la statistica nettamente a favore per l’indicatore, non possiamo basarci solo su quello. 

Comunque, si tratta sicuramente di un segnale che propende all’ottimismo, per un autunno di normalizzazione, passando attraverso una primavera e una estate un po’ più incerte.

E’ la prima volta nella storia che l’indicatore si attiva in aprile.

Si è attivato tre volte in marzo, nel 1949, nel 2009 (anno troppo particolare) e nel citato 2023 (Silicon Valley Bank).

Tralasciando il 2009, nel 1949 e nel 2023 i risultati significativi sono stati a 12 mesi più che a 6 mesi.

Nel 2004, si è attivato in maggio, con risultati piuttosto scarsi, anche se positivi, sia a 6 che a 12 mesi e un risultato negativo a 3 mesi.

La maggior parte delle volte l’attivazione è avvenuta nella seconda metà dell’anno.

 

 

La tentazione.
La tentazione è forte, per ritenere che un 100% di volte in cui il segnale ha funzionato, possa far pensare ad un indicatore che dia risultati certi.

La considerazione che viene da fare, anche alla luce di quanto pubblicato ieri, è che potremmo avere a che fare con un periodo molto incerto nei prossimi mesi, diciamo fino a settembre, ma che ci sono segni all’orizzonte di una ripresa rialzista del mercato. 

A fronte di un maggio un po’ “ondulato”, i mesi più critici potrebbero essere giugno, agosto e settembre.

Il problema che incontreremo dipenderà molto da quale sarà la volatilità a cui andremo incontro.

Una stabilizzazione della volatilità sotto area 22-23 del Vix farebbe ritornare di fatto la normalità operativa.

Permane, nondimeno, al momento, un problema di sostanziale illiquidità del mercato, dove una discesa, in mancanza dei “buy the dip” provoca un aumento di volatilità irregolare.

La dimostrazione l’abbiamo avuta negli ultimi tre giorni di borsa della scorsa settimana: il ritorno degli acquisti nel comparto tecnologico e nelle sette magnifiche in particolare ha fatto diminuire di molto la volatilità. 

Se il processo continua, la volatilità anomala può rientrare in valori più accettabili. 

Il titolo Tesla di cui abbiamo parlato in un articolo alcuni giorni fa

https://www.traders-mag.it/tesla-inevitabile-declino-marchio/

ha visto una ondata di acquisti eccezionale, tornando nella fiducia degli investitori.

La valutazione è stata che peggio di come è andata l’ultima trimestrale non può andare. 

La notizia che ha convinto i mercati è che Musk sta abbandonando la collaborazione con l’amministrazione americana (a mio avviso disastrosa, inefficiente, perniciosa e stupida), tornando ad occuparsi delle sue aziende (auspicando che sia ciò che sappia fare meglio, certamente meglio che l’azione di collaborazione politica, salvo il fatto di avere messo i soldi in abbondanza per fare eleggere il grande e furbo amico Trump).

Momento per investire su Tesla?

Per chi ci crede, perché no (certamente non noi, ma noi siamo un caso particolare: da sempre stiamo alla larga sul titolo Tesla, complimenti a chiunque ci abbia fatto i soldi o ce li farà ancora).

 

 

Lo scenario in arrivo.
Nel prossimo articolo, che sarà riservato agli abbonati a Traders’ Magazine, pubblicheremo uno studio specifico sugli indici americani: disegneremo il grafico di previsione del 2025 dell’S&P500 e del Nasdaq, applicando alcuni criteri statistici della stagionalità. 

Ci saranno alcuni momenti critici, ma il sole sembra risorgere sull’orizzonte del mercato americano.

Se Trump non riuscirà ad affondarlo di nuovo (in un paio di occasioni future, nel 2025, potrebbe ancora avvenire), ritroveremo una maggiore serenità operativa, e anche presto.

Trump è seduto sulla più grande massa di debito mondiale. 

L’illusione di pagare il debito con i dazi e con gli interventi di Musk sui tagli all’amministrazione è semplicemente ridicolo, quanto rischioso e fallace. 

I Basis Trade sono una bomba sotterranea pronta ad esplodere (vedi il nostro articolo

https://www.traders-mag.it/attenti-danni-faranno-basis-trade/  e quello precedente

https://www.traders-mag.it/ribasso-crollo-quello-che-ci-aspetta/).

Il Segretario al Tesoro Bessent (trumpiano, quindi pericoloso come tutto l’entourage, ma dotato, al contrario degli altri, di buona conoscenza tecnica) è riuscito per ora a far rientrare nei limiti della logica alcuni provvedimenti.

Nel breve termine, la speranza ritorna e il disastro è rimandato al medio termine.

Perché, comunque, quando è l’incompetenza a regnare, puoi stare tranquillo che il disastro arriva.

Alle volte, basta guardarli in faccia.

 

 

WEBINAR.
Puoi utilizzarla come strategia di copertura o di profitto dal ribasso.

E’ quella che spieghiamo nel webinar andato in onda sul nostro canale: clicca per iscriverti e vedi la registrazione.

 

 

P.S.: La Mongolfiera.
Se ci hai fatto caso, alcuni giovanotti, dopo il 7-8 aprile scorso, cominciano ad essere seriamente preoccupati per l’andamento del mercato. 

Alcune correlazioni, (bond/azionario ad esempio), sembrano non funzionare più. 

Questo li getta nel panico. Come si fa ora?

Se neanche i bond si comportano come dovrebbero, che fine può fare la borsa, il mercato, il dollaro, aiuto aiuto aiuto. 

Sono temi seri e, in effetti, molti giovanotti che non hanno visto nulla del passato, dovrebbero astenersi perfino dallo scrivere, perché fanno rumore e basta.

Quale è il problema, ed è quello che svilupperemo a fondo nell’articolo di domani: siamo in un mercato bearish, dove l’onda già fatta è quella definitiva o è solo la prima onda?

In realtà, come vedremo, sono vere entrambe le cose.

Ciò che le rende vere entrambe è che ci sono dei tempi differenti.

Tre anni fa dicevamo: con il post-covid, non sappiamo che cosa avviene in un mercato che si ammala di eccesso di liquidità, perché, in tale dimensione, questo non si è mai verificato.

Ed è vero. 

Guarda, ora, che cosa accade appena la liquidità si ritrae solo un poco: è sufficiente per mandare il vix alle stelle e a non farlo scendere, a tenerlo in alto come una mongolfiera che continua ad imbarcare aria calda. 

E’ chiaro che il sistema, la mongolfiera, non può reggere così per sempre.

Neanche se si mette tutto l’entourage di Trump a soffiare per cercare di sostenerla (un giorno, nel futuro, proveranno a farlo tentando il tutto per tutto: quello sarà il momento in cui inizierà a cadere e quello sarà il momento per stare alla finestra – non ora).

 

 

Tecnologia robusta e fiducia persa.
La mongolfiera, malgrado tutto, è molto robusta, anche tecnologicamente: ed è questo che l’ha salvata finora, perché questo aspetto le permette di imbarcare aria calda di fiducia.

Fiducia che, per il resto, è completamente persa (la gente e gli investitori, come dicevo sopra, hanno cominciato a guardare in faccia i protagonisti dello sfacelo futuro e hanno capito che con quelle facce non si va lontano – capita di sbagliarsi, amici elettori degli Stati Uniti d’America, non preoccupatevi è accaduto tante volte anche in Italia e siamo sopravvissuti, le democrazie sono forti anche per questo).

Leggi in questa chiave l’ondata di acquisti su Tesla (e anche sulle altre Magnifiche e sulle tecnologiche): c’è fiducia in quello che possono esprimere, talmente alta la fiducia da far scattare l’indicatore Zweig per la diciannovesima volta in ottanta anni. 

Non c’è più e difficilmente tornerà la fiducia nell’amministrazione: vedi, ad esempio, che Musk imprenditore è apprezzato – non da noi, ma rispettiamo chi lo apprezza – ma Musk politico, all’interno di questa amministrazione, non lo è proprio. 

E appena Musk smette o semplicemente annuncia di smettere di fare politica (essendo anche stato messo alla porta da Bessent, personaggio che sta facendo valere la propria competenza in un contesto di incompetenti), ecco che torna la fiducia nella sua Tesla, malgrado i risultati quasi disastrosi che ha pubblicato (un meno 70% sugli utili avrebbe fatto sprofondare qualsiasi titolo di almeno un altro 20%, invece è salito).

 

 

Non “se” ma “quando”.
Così, la mongolfiera cadrà, non è un problema “se”, lo andiamo ripetendo da tempo, ma “quando”.

E noi cominciamo a pensare, ora, che non cadrà nel 2025, ma più probabilmente nell’epoca in cui avevamo pensato che cadesse da quando ne parliamo: cioè entro la fine dell’amministrazione Trump, con maggiore probabilità nel 2026-2027. 

E magari … con nuovi massimi storici da macinare nel frattempo. Non subito eh, ci sono incidenti di percorso, quelli di cui parleremo domani nell’articolo riservato agli abbonati.

Ti sorprenderebbe vedere nuovi massimi storici?

Sai, alla fine l’aria calda della tecnologia è forte.

 

 

Un temporale o una mossa idiota, o entrambe le cose.
Poi, basta un temporale violento.

O qualche mossa più idiota del solito, ad esempio mandando la mongolfiera troppo in alto, su Marte magari.

L’aria si raffredda. Pluff.

La mongolfiera cade. 

Se ci pensi, razionalmente, sei indotto a sorprenderti molto meno.

Se è più importante andare su Marte per coronare sogni personali, che non tenere la mongolfiera in aria, può proprio accadere.

Ti ricordi il grande comico Guzzanti quando rappresentò i fascisti italiani andare su Marte?

Ecco.

Aveva visto il futuro, come succede alle menti geniali.

La satira è una fantastica rappresentazione della realtà.

 

 

WEBINAR.
Quindi, proteggere il portafoglio, alternare strategie di conservazione, a strategie di profitto, tenere saldamente abbinati rischio e salvataggio: condividi con noi le tecniche migliori per farlo,

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Spazio Traders’ Magazine.
Ciò che abbiamo pubblicato nell’articolo scorso riservato agli abbonati a Traders’ Magazine non è profezia, ma è scienza.

Noi non prevediamo il futuro, come nessuno può prevederlo. 

Ma con i dati disponibili rispetto al passato, disegneremo e condivideremo con gli abbonati,

 

        il grafico del 2025 dell’S&P500 e del Nasdaq: cioè il grafico più probabile dei prossimi 8 mesi.

 

Nelle nostre Classroom e negli articoli di Traders’ Magazine illustriamo in chiaro i criteri di analisi e di prospettiva.

Quel grafico lo modificheremo nel tempo, ma sarà una interessante road map che ci accompagnerà.

Saranno le probabilità ad accompagnarci.

Non serve per fare trading, ma per avere lo scenario di fondo e impostare money e risk management in modo appropriato.

 

Ora, se non sei abbonato, puoi utilizzare l’offerta speciale in corso per l’abbonamento a Traders’ Magazine e alle Classroom: clicca subito per abbonarti.

 

 

 

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