E’ Trump la scommessa dei mercati ?

5 Novembre 2024 23:24

E’ arrivato Double Channel.

Martedì 5 novembre, giorno delle elezioni americane, ha visto un balzo in avanti dei mercati azionari.

Se è vera la lettura della interpretazione che i mercati danno ai due candidati, è come dire che i mercati hanno puntato sulla vittoria di Trump.

Non so se quando leggerai questo articolo il risultato delle elezioni americane sarà già conosciuto.

Le probabilità dicono che non lo sarà.

Dal massimo a 23.42 del Vix del giorno 31 ottobre, per la prima volta dopo molto tempo lo abbiamo visto scendere di 3 punti fino  a circa 20.50.

Una discesa importante, quasi precipitosa, in linea con la statistica di un novembre normale, un po’ meno in un novembre elettorale, nel giorno stesso delle elezioni.

Peraltro, in questo secolo, i dodici mesi successivi alle elezioni sono sempre stati largamente positivi con l’eccezione delle elezioni del 2000, in preda alla bolla dot-com: in quel caso, l’anno successivo alla data elettorale l’S&P500 registrò un micidiale -22%.

Il 2004 e perfino il 2008 hanno visto i dodici mesi successivi positivi, anche se di poco (intorno al +6-7% per l’S&P500).

Impressionanti, invece gli ultimi tre anni (2012, 2016 e 2020): le performance dei dodici mesi successivi sono state rispettivamente del +24%, +21%, +38%.

Secondo l’analista senior di Interactive Brokers, Josè Torres, che abbiamo citato altre volte per le sue analisi molto apprezzate, il clima sul mercato azionario verso la fine anno può essere solo positivo: questo indipendentemente da chi vince le elezioni.

Torres prevede comunque disomogeneità fra le maggioranze di camera e senato e rispetto al colore della presidenza.

Come accaduto altre volte in passato, sarà l’arte del compromesso a mediare due parti politiche divenute così distanti.

Nondimeno, ammonisce Torres, saranno i rendimenti obbligazionari a dover essere monitorati, come veri indicatori dell’andamento dei mercati.

Torres non lo dice esplicitamente, ma i treasury in discesa dallo stesso momento in cui Powell ha cominciato ad annunciare la discesa dei tassi è qualche cosa che certamente dà un’allerta molto forte.

Sarebbe dovuto avvenire l’esatto contrario.

Aggiungiamo noi che insieme con il grafico dei treasury, l’andamento dell’oro sarà il secondo indicatore chiave.

Nel frattempo, attendiamo che il mercato salga sul carro del vincitore, impostando così il posizionamento per i prossimi mesi.

Attenzione alla volatilità: potrebbe non essere ancora finita la difficoltà a scendere.

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Maurizio Monti

Maurizio Monti

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