Divergenza sul Nasdaq.
Ci stiamo avviando verso il periodo dell’anno dove la tendenza rialzista del mercato, normalmente, è piuttosto pronunciata.
La cosiddetta strategia del topo meccanico entra infatti in funzione fra qualche giorno, a inizio novembre, per posizionarsi long sull’azionario americano, per uscire a fine di aprile, includendo così i due mesi dell’anno a maggiore performance statistica: proprio il primo e l’ultimo, novembre e aprile.
Il Vix costituisce, come sempre, un indicatore importante di conferma di tale tendenza: un Vix in discesa dovrebbe accompagnare una salita del mercato azionario, anche se, come abbiamo visto nelle ultime settimane, esistono delle eccezioni.
Sull’articolo che pubblichiamo oggi per gli abbonati a Traders’ Magazine, esaminiamo la tendenza del Vix nei prossimi giorni e il trend successivo: trovi sotto il link per leggere l’articolo, se non sei ancora abbonato avrai così l’occasione per sottoscrivere il tuo abbonamento e rimanere sintonizzato con noi su tutti i nostri contenuti.
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Qui sotto trovi il link per leggere l’articolo dedicato alla prossima probabile impennata del Vix:
P.S.: Sull’azionario americano, sia pure nel trend di fondo rialzista e molto positivo, sussiste ancora una significativa divergenza: il Nasdaq non è ancora riuscito a superare i massimi del 2023, al contrario di Dow ed S&P500.
Per colmare tale divergenza, abbiamo bisogno di una spinta significativa delle tecnologiche, che abbiamo visto, nelle ultime tre settimane, positive ma soggette a scossoni e strappi: indizio di quella insicurezza che cova sotto la cenere, eccesso di rialzo, incertezza geopolitica che il mercato per ora accantona e imprevedibile esito delle elezioni, con i due candidati appaiati nei sondaggi.
Nel contempo, l’RSP, lo strumento equal weight sull’indice S&P500, che pesa in modo uguale i 500 titoli, e che spesso abbiamo monitorato insieme con il pubblico durante le nostre Classroom, ci mostra un graduale ma continuo allargamento dell’interesse degli investitori verso un bacino di titoli più grande che non le tradizionali magnifiche.
Quest’ultimo fenomeno, che avevamo già individuato nelle settimane scorse, si è rafforzato: il risultato è che il Nasdaq rimane indietro, pur rimanendo rialzista, e l’S&P500 avanza di più.
A questo punto una figura di doppio massimo, o comunque picco intorno ai massimi, sul Nasdaq diventa una temporanea resistenza sul mercato azionario.
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Maurizio Monti
Editore
Traders’ Magazine Italia